burocrazia

Se dovessi fare una lista delle domande più ricorrenti che i miei collaboratori ed io riceviamo, posso assolutamente confermare che al primo posto si posizionerebbe questa :

“Cosa serve per aprire un centro estetico?”

In realtà le procedure e le regole da rispettare per poter avviare una attività di estetica (fai da te o in franchising non cambia assolutamente nulla) non sono particolarmente complicate.

Tuttavia mi rendo conto che per chi è alle prime armi e non ha mai aperto una attività in proprio, la burocrazia necessaria può creare grattacapi e ritardi.

Per questo motivo ho deciso di scrivere un articolo in merito, con la speranza di essere di aiuto a tutte quelle persone che intendono aprire un centro estetico in Italia.

NORMA DI RIFERIMENTO

Innanzitutto la legge a cui bisogna fare riferimento è la N° 1 del 4 gennaio 1990, che è stata integrata con un decreto interministeriale nel 2011. Puoi visionarla qui .

Nel testo normativo potrai verificare la tipologia di trattamenti ammessi, gli attestati di specializzazione richiesti per il direttore tecnico, le apparecchiature consentite ecc…

Come si evince dalla norma, (cito testualmente) avrai bisogno di “almeno un responsabile tecnico in possesso della qualificazione professionale”. Vuol dire che per svolgere attività di estetica, almeno una figura (Tu, una tua socia o un tuo dipendente ecc) deve essere in possesso dell’attestato di estetista specializzata (2 anni + 1 di specializzazione).

Con questo rispondo anche ad un’altra domanda che spesso ci rivolgono : “Posso aprire un centro estetico anche se non sono estetista?”

Si, purchè all’interno del tuo centro sia presente almeno una estetista in possesso della qualifica, che nominerai direttrice tecnica.

Siccome potrebbe capitare anche a Te di incontrare aziende “fuffaruole” , voglio metterti in guardia: se non sei estetista e vuoi fare impresa nel settore estetico , NON puoi eseguire tu in prima persona i trattamenti estetici alle tue Clienti. Chiunque ti assicurerà il contrario, garantendoti la copertura della direzione tecnica con una loro estetista che vive in chissà quale città del mondo, starà mettendo in serio pericolo le tue chiappe…

Questo è un estratto dell’articolo 3 :

Per ogni sede dell’impresa dove viene esercitata l’attivita’ di estetista deve essere designato, nella persona del titolare, di un socio partecipante al lavoro, di un familiare coadiuvante o di un dipendente dell’impresa, almeno un responsabile tecnico in possesso della qualificazione professionale. Il responsabile tecnico garantisce la propria presenza durante lo svolgimento della attivita’ di estetica.

Tutto chiaro? Bene.

Possiamo procedere.

RICERCA E INDIVIDUAZIONE DEL LOCALE COMMERCIALE

A questo punto potrai iniziare a cercare un locale commerciale disponibile all’interno del quale svolgerai l’attività.

Piccoli consigli nella scelta del locale idoneo :

  • No ad appartamenti al primo piano, cerca solo negozi con vetrine
  • No a superfici sotto i 50mq
  • No a strade senza uscita
  • No a strade con difficoltà di parcheggio
  • No a negozi isolati da altre attività commerciali

Valuta le condizioni in cui si trova l’immobile e fatti seguire da un architetto per la progettazione degli ambienti che dovranno essere conformi alle disposizioni comunali e della ASL della tua città.

Bisogna sottolineare che non esiste una normativa unica ed inequivocabile su tutto il territorio nazionale, bensì occorrerà verificare le piccole sfumature che ASL e Uffici comunali disciplinano nel loro territorio. Infatti in alcuni comuni c’è l’obbligo di avere 2 bagni distinti (uno per i clienti ed uno per il personale), per altri è necessario avere una doccia per lavarsi, qualcuno definisce la superficie minima di 6mq per ciascun ambiente di lavoro ecce cc

PROGETTI E PREVENTIVI DI REALIZZAZIONE

Prima di fare progetti ed eseguire lavori, verificare le disposizioni comunali in materia,

se non vuoi ritrovarti a riaprire il cantiere dopo 2 mesi dall’inaugurazione per sistemare le incongruenze.

Una volta verificate le disposizioni ASL, potrai farti redigere un progetto in base alla planimetria catastale del negozio, con il quale avrai possibilità di richiedere preventivi per i lavori da imprese edili o singoli professionisti.

Un piccolo consiglio : confronta almeno 3 preventivi di altrettante imprese (ovviamente con lo stesso capitolato) per avere le idee più chiare su ciò che realmente dovrai spendere ed evitare truffe. Può capitare che qualcuno possa approfittare della tua “ingenuità” e poca esperienza per far lievitare i preventivi. Ascoltando almeno 3 imprese differenti, inizierai a renderti conto dei singoli prezzi di mercato : quanto costa la fornitura e posa del cartongesso al mq, quanto costa la pittura con smalto lavabile al mq, l’ impianto elettrico ecc…

APERTURA DITTA INDIVIDUALE/SOCIETA’

 Adesso sei pronto per l’attribuzione della partita IVA scegliendo la persona giuridica che ritieni più idonea (ditta individuale, società di persone, società di capitali) facendoti assistere e consigliare dal tuo commercialista. Ti servirà per poter firmare il contratto di affitto del negozio, richiedere gli allacciamenti delle utenze (corrente, telefono) e provvedere alle prime forniture.

Nela richiesta di apertura della società/ditta dovrai indicare il codice ATECO che si riferisce al settore ed alla tipologia di attività che intendi avviare. Puoi trovare i riferimenti qui .

APERTURA CONTO CORRENTE, FIRMA CONTRATTO DI AFFITTO

Effettuata l’apertura della società/ditta, come prima cosa potrai aprire un conto corrente bancario intestato alla ditta neo-costituita, così potrai firmare il contratto di affitto e fare la richiesta per le utenze.

Solitamente, all’atto della firma del contratto di affitto del negozio, si versano 2 mensilità come Deposito Cauzionale più il mese corrente in forma anticipata. Il deposito cauzionale, come dice la parola stessa, è una somma che versi alla stipula del contratto al proprietario e che ti verrà restituito al termine della locazione. Verifica che nel contratto di affitto ci sia specificato che il deposito cauzionale sia fruttifero, ovvero che maturino gli interessi di legge; il proprietario, al rilascio da parte tua dei locali, dovrà rimborsarti il deposito cauzionale oltre agli interessi maturati negli anni in cui lo ha posseduto.

Chiaramente non è possibile fare un quadro preciso per ogni circostanza. Infatti gli oneri previsti all’interno del contratto di affitto, possono subire variazione a seconda degli accordi intercorsi tra le parti. Ad esempio potresti aver richiesto l’intermediazione di una agenzia immobiliare per la ricerca del negozio, pertanto avrai un ulteriore costo per il servizio ricevuto (che ti verrà regolarmente fatturato). Solitamente una agenzia immobiliare chiede come compenso il 10% del canone complessivo annuale, più IVA.

Esempio : firmando un contratto di affitto da 1.000 euro al mese, il compenso per l’agenzia immobiliare potrebbe essere questo :

  • 1.000 € X 12 mesi = 12.000 € (canone complessivo annuale)
  • 12.000 € X 10% = 1.200 € + IVA (commissione per agenzia immobiliare)

In altri casi ancora, per esempio, in base al comune in cui si trova l’immobile, la via in cui questo è ubicato, il decoro dello stabile o del quartiere ed altre caratteristiche che innalzano il prestigio del locale, potrebbero essere necessarie ulteriori voci di spesa come per esempio una fidejussione bancaria. Si tratta di una forma di garanzia sul pagamento dei canoni di locazione, che il proprietario potrebbe richiedere come parte integrante dell’accordo di locazione.

Quindi nei tuoi calcoli delle risorse necessarie, oltre ai lavori, forniture ed arredi, considera anche queste voci.

NOMINA DEL RESPONSABILE TECNICO E PRATICA SCIA EDILIZIA 

Successivamente, facendoti seguire da un architetto o geometra, potrai inoltrare le richieste per eseguire le modifiche al negozio (divisori cabine, bagno e antibagno ecc). Questa pratica si chiama SCIA Edilizia (segnalazione certificata di inizio attività) ed ha quasi ovunque sostituito la DIA (denuncia di inizio attività). Se vuoi approfondire l’argomento clicca qui .

Senza questa autodichiarazione che presenterai e che dovrà essere approvata dall’ufficio tecnico del comune, non potrai iniziare i lavori di ristrutturazione del locale. Unitamente dovrai indicare il nome del direttore tecnico (estetista specializzata) che sarà la responsabile dell’attività.

Altre richieste con appositi moduli che dovrai presentare sono : la pratica per poter installare l’insegna (per la quale dovrai allegare anche una bozza grafica), chiudere la SCIA Edilizia al termine dei lavori e fare la comunicazione di inizio attività.

Attualmente, presentata la comunicazione di inizio attività al Registro delle Imprese della Camera di Commercio, non è più necessario attendere i 30 giorni di silenzio assenso per poter iniziare l’attività lavorativa. Potrai iniziare a lavorare da subito, e l’ufficio preposto avrà tempo 60 giorni per fare sopralluoghi e controlli per verificare se hai rispettato tutte le normative in materia. Nel caso dovessero trovare alcune incongruenze, ti indicheranno i tempi e le modalità con le quali dovrai adeguarle, ma non dovrai chiudere l’esercizio.

CONCLUSIONE

Affidati a professionisti seri, anche se dovessero costare qualcosa in più rispetto ad altri. Stai avviando un’attività economica, non stai comprando un paio di scarpe. Se parti col piede sbagliato o trascuri qualche aspetto importante, si ripercuoterà in modo negativo sulle tue finanze e sarai costretto ad iniziare la nuova impresa con l’affanno.

Purtroppo ho assistito anche a casi estremi nei quali l’estetista/titolare che doveva avviare un nuovo centro estetico fai-da-te, ha finito tutte le risorse economiche ancor prima di inaugurare l’attività. Se trascuri qualche aspetto importante, se non rispetti tutte le normative vigenti nel tuo comune, se paghi i lavori di ristrutturazione a prezzi fuori mercato…fai presto a buttare all’aria l’intero progetto. Soprattutto perché spesso le risorse economiche di chi avvia un centro estetico sono calcolate quasi “al pelo”.

Per scongiurare questi episodi ci facciamo carico di seguire i nostri Affiliati in tutti gli aspetti valutativi, pratici e burocratici. Disponendo di un team di professionisti interni, supportiamo il nostro Affiliato (senza alcun costo aggiuntivo) in tutte le fasi : dalla ricerca e selezione del negozio giusto, alla progettazione degli spazi secondo le normative locali, alla verifica dei preventivi dei lavori seguendolo passo passo nelle fasi più delicate del pre-apertura.

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Spero che questo articolo ti sia stato utile e abbia fornito consigli, idee e suggerimenti che possano agevolarti nella realizzazione del tuo progetto imprenditoriale nello straordinario mondo dell’estetica professionale.

A Tutta Bellezza!

Massimo.